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LunaCieloTopic starter

Re: Michael Jackson: Testimone di Geova?
May 22, 2011, 03:07:04 AM
Articolo pubblicato dal periodico La Nuova Periferia
 del 4 ottobre 2006 - Chivasso (TO).

La storia di Marinica, uscita dal gruppo:
“I miei cari mi considerano morta”

La mia vita, un inferno

Ha “osato” lasciare i Testimoni di Geova.

CHIVASSO – “La gente crede che siano delle pecorelle, ma la realtà è ben diversa: o sei con loro o contro di loro”. Marinica Casulli, 38 anni, dipendente Sorin da sempre residente a Chivasso, per quasi vent’anni è stata una fervente Testimone di Geova. I suoi problemi sono iniziati tre anni fa, quando ha deciso di dare una svolta alla propria vita, lasciando la congregazione. “Sono stata una testimone di Geova – racconta Marinica Casulli – a partire dai diciotto. Nello statuto esiste la possibilità di distaccarsi, io l’ho fatto chiedendo semplicemente di non essere importunata. Loro hanno iniziato a telefonarmi, chiedendo di prendere una decisione, altrimenti mi avrebbero ‘dissociata’, un provvedimento che si prende nei confronti degli eretici. Ho spedito una lettera, scritta dal mio avvocato, l’hanno usata contro di me dicendo che avevo rinnegato la fede. Ripeto, io non ho rinnegato nulla, ho semplicemente deciso di lasciare i Testimoni di Geova. Dal pulpito, nella Sala del regno, davanti a quattrocento persone hanno detto che mi ero dissociata. Mi hanno denigrato, da quel momento la mia vita è cambiata: quelli che erano miei amici mi trattano male, se mi incontrano per strada nemmeno mi salutano. Da allora non ho più avuto contatti con i miei fratelli e con i miei nonni, Testimoni di Geova, per loro non esisto più. Eppure io non ho fatto nulla, non ho né rubato né commesso adulterio, Dio non ha bisogno di una lettera di dimissioni. Per anni ho partecipato attivamente alla vita della comunità, poi mi sono resa conto che c’erano delle pecche. E ho fatto una scelta, nemmeno il matrimonio è così vincolante.

Internet è pieno di siti di persone che sono uscite dai Testimoni di Geova e che hanno i miei stessi problemi, noi stiamo lottando non per noi stessi, ma per la difesa dei diritti umani. Non mi interessa se gli ex amici non mi salutano, è una questione di principio: ora sono sola, per i miei familiari sono come morta. E la mia unica colpa è stata quella di spedire Una lettera chiedendo di essere lasciata in pace. Dal punto di vista personale tutto questo mi è costato tantissimo: a 38 anni mi trovo a dover ricominciare una nuova vita e ad essere considerata quello che non sono. In fin dei conti, non ho fatto nulla di male.

Mauro Bellucca è il responsabile delle relazioni esterne dei Testimoni di Geova chivassesi: “Ognuno è libro di entrare e di uscire dalla congregazione come meglio crede. C’è la massima libertà, ma quando si entra nella congregazione ci sono delle norme molto chiare. E chi vuole allontanarsi conoscendo quelle norme nate da un profondo studio, e che sono accettate dopo un percorso di mesi o di anni, sa benissimo a cosa va incontro”.

 :(
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LunaCieloTopic starter

Re: Michael Jackson: Testimone di Geova?
June 02, 2011, 07:45:56 AM
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Lettera disperata di una disassociata (espulsa)
Ho ricevuto la seguente lettera a seguito della manifestazione contro l’ostracismo perpetrato dai Testimoni di Geova, tenutasi davanti al Palazzo di Montecitorio il 1 dicembre 2010.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Voglio camminare per strada con la mia mamma!

Perché non posso camminare in strada con la mia mamma, perché debbo continuare a vederla soffrire di nascosto? Perché debbo fuggire da lei se sta venendo un suo correligionario o il mio fratello carnale? Perché non posso vedere i miei nipoti?

Nel nome di quale Iddio Onnipotente è sbagliato farlo?

So che quando leggerai questa lettera, ti sembrerà di ascoltare una storia di altri tempi, quando ancora non c'era la coscienza che un uomo ha dei diritti fondamentali, eppure è quello che accade a migliaia di italiani, un numero immensamente ignoto, perché tutti debbono ignorare le vittime silenziose, e non credere che la mia mamma sia cattiva! Anzi ... Anche lei piange e soffre per questa situazione e non sa cosa fare.

Perché ci è successo questo?

Sono nata in una famiglia di Testimoni di Geova, con il tempo mi sono battezzata professando di credere in tale confessione, in seguito ho messo su casa, poi sono stata espulsa.

Da allora è cominciata la tragedia.

A causa della mia espulsione, ogni Testimone di Geova del mondo è obbligato moralmente a non rivolgermi più la parola, a evitarmi accuratamente fino a quando non mostrerò di essere pentita di quello che ho fatto, e generalmente lo fanno scrupolosamente. Questo vale per tutti, anche per i familiari stretti.

Secondo le decisioni del Corpo Direttivo che guida i Testimoni di Geova sulle questioni dottrinali e sul modo di vivere, ai miei parenti stretti Testimoni è concesso avere rapporti personali solo nel caso che è richiesta la mia presenza per dei gravi problemi familiari. Eppure nel mondo nessuno si sognerebbe di dire ad una famiglia il cui componente ha veramente commesso un orribile delitto “Dimenticatelo, fate finta che sia morto”.

E che delitto ho commesso per meritare questo?

Una sciocchezza!

Vi sembrerà strano, eppure generalmente si viene sbattuti fuori per una sciocchezza.

Alcuni sono stati cacciati per aver fumato un paio di sigarette, altri per aver giocato qualche euro ad una lotteria, altri ancora per aver dichiarato delle opinioni diverse da quelle del Corpo Direttivo, qualcun altro perché si ostinava a parlare a espulsi come me.

Conosco chi è stato espulso perché ha ascoltato il dottore ed ha autorizzato una trasfusione di sangue al suo figlioletto morente!

Suo figlio vive, ma lui, come tutti noi espulsi è per i testimoni di Geova un morto vivente, un appestato da evitare.

Possiamo porre fine al tormento solo chiedendo il loro perdono e per farlo dobbiamo umiliarci ai loro occhi per un anno e forse anche più ma non sarà mai più come prima.

Rimarrà per sempre in noi il marchio della vergogna, ti terranno sempre sotto osservazione. Mormoreranno:
"Doveva essere cattiva per essere espulsa."
"Chissà che ha combinato. Ne avrà fatto di tutti i colori!"

Alla fine quando rientri, gli altri ti perdonano un passato torbido e malvagio che non hai nemmeno immaginato di vivere , ma per me non le cose non andranno così.

Ho aperto gli occhi.

Ho visto che il mondo ha compreso che ogni uomo ha una dignità inalienabile. Ho anche imparato che Dio ama il peccatore pentito, che accoglie subito il trasgressore senza se e ma, senza umiliazioni e condizioni e sopratutto ho compreso che non avevo peccato. Troppo lieve era la mia colpa per essere chiamata peccato e se tornassi indietro chiedendo il loro perdono allora veramente peccherei agli occhi di Dio e violenterei la mia coscienza e la mia dignità di essere umano. Così tutto rimane come prima con la mia anima che sanguina ogni giorno.

Per ora nessuno deve sapere che mi vedo di nascosto con la mia mamma, sopratutto mio fratello carnale.

Lui obbedisce a tutto quello che dice il Corpo Direttivo, e se sapesse allora mia madre rischierebbe di essere espulsa e di non vedere il suo adorato figlio.

Atroce dramma! Lei è malata e avrebbe bisogno di essere accudita da uno di noi. Questo è uno dei rari casi in cui il Corpo Direttivo non ha nulla da obiettare, e nessuno potrebbe rimproverarla per questa scelta, ma lei non sceglie, una madre non può scegliere a queste condizioni. Se sceglie me, mio fratello la ignorerebbe per evitarmi, se sceglie lui, non la vedrò mai più! Amare due figli ed avere la mente lacerata, quanto dolore si aggiunge ad altro dolore!

Allora perché ti scrivo anonimo e paziente lettore?

Per dichiarare al mondo intero che nella nostra società esiste un male nascosto chiamato ostracismo, fatto di odio e incomprensione. Questo male, come tanti altri, prosegue indisturbato a mietere vittime nascondendosi dietro l’ignoranza della nostra società civile che non sa cosa accade nelle vite private dei singoli cittadini che appartengono a delle minoranze.

Per spingere i vertici dei testimoni di Geova a seguire la misericordia che ci ha insegnato il nostro Signore Gesù o perlomeno ad aderire alla Costituzione universale dei Diritti dell’Uomo.

Se essi pensano che meritiamo di essere disassociati (così chiamano le nostre espulsioni), che ben venga, noi accettiamo questo provvedimento, ma non possono condannarci a diventare dei morti viventi davanti ai nostri amici e alle nostre famiglie.

Quando alla tua porta busseranno i Testimoni di Geova, chiedi loro se è giusto togliere la parola ai disassociati. Forse ti mostreranno qualche versetto biblico che indicherebbe che è giusto. Se lo faranno, capirai che quanto ti ho detto è vero e che stai parlando con una persona che perlomeno è sincera, ma se negheranno non perdere tempo in chiacchiere inutili. Basta ricordare loro che il loro Dio odia i bugiardi.

Ma perché dovresti credermi?

Va sul loro sito ufficiale (clicca QUI) e scarica la rivista Torre di Guardia del 15 febbraio 2011 [disponibile solo per alcuni mesi], visto che la copia cartacea non viene distribuita alle persone. Leggi a pagina 31 l’esperienza di una madre e capirai che quanto ti ho raccontato è vero.

Leggerai esperienze ancora più sconvolgenti di quella che ti ho narrato o di quella che descrive questa rivista su siti di ex testimoni di Geova in tutto il mondo e ti renderai conto dell’abisso in cui sono sprofondata – vedi per esempio You are not allowed to view links. Register or Login .

Per favore, se credi nei diritti inalienabili dell’uomo, o se semplicemente hai compreso che Dio non è un Essere malvagio che condanna duramente sia chi commette una piccola sciocchezza, sia i suoi parenti, fermati un attimo a riflettere e spedisci questa lettera di dolore ai tuoi conoscenti.

Forse solo così potrà spezzarsi questa maledizione che colpisce noi disassociati testimoni di Geova.

Ti ringrazio per la tua cortese attenzione.

Firmato
Maddalena (Vorrei usare il mio vero nome, ma credo che hai compreso che se lo facessi sarebbe veramente la fine per me)

Confido in te, non spezzare questa catena.

 :roll:
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LunaCieloTopic starter

Re: Michael Jackson: Testimone di Geova?
July 24, 2011, 12:25:46 PM
Brani tratti da alcune pagine del libro di Jerry Bergman
I Testimoni di Geova e la salute mentale
Edizioni Dehoniane, 1996 Roma
 
CAPITOLO XIV 
COME SOPRAVVIVERE QUANDO SI LASCIA IL GEOVISMO
DALL'ABBANDONO DEL MOVIMENTO AL RITORNO A UNA VITA NORMALE
Pagine 339, 340   
Il trauma che si vive quando si esce dai Testimoni viene definito dalla Noble «sindrome da post-Geovismo». Abbandonare il Movimento - ella sottolinea - significa «andare incontro a crisi di disperazione». Non è facile e, talvolta, è tanto traumatico quanto può esserlo la perdita del coniuge. Questo trauma di abbandono dipende da molti fattori, alcuni dei quali saranno descritti più avanti. È comunque così grande che centinaia di gruppi di sostegno sono sorti un po' ovunque. Come scriveva The Hull Daily Mail [1]:
Un gruppo di sostegno per ex-Testimoni di Geova è stato formato da una coppia di Hull. Essi sono convinti che i problemi per l'abbandono di questo credo sono così traumatici che si dovrebbe provvedere a una qualche forma di aiuto. 
Il signor David Wilkinson di 40 anni e sua moglie Vicky, di Annandale Road, sono stati Testimoni per diciassette anni. «Abbiamo entrambi lasciato il Movimento l'estate scorsa e da allora abbiamo incontrato parecchie persone che chiedevano informazioni e consigli su come fare per uscirne anch'esse» ha detto Wilkinson. Egli sostiene che le persone si trovano così coinvolte in questo credo che ritengono molto difficile tornare ad essere liberi. E se riescono a farlo, i Testimoni vengono istruiti a non rivolgere loro la parola e ad interrompere immediatamente amicizie di lunga data. «Quando ci Incontravano per strada facevano finta di non conoscerci... persone che prima ci adoravano. Questo tipo di trattamento può esser molto scioccante» ha detto.
L'intervallo di tempo che intercorre tra l'abbandono del Movimento e il ritorno a una vita normale dipende, in genere, dal grado del proprio coinvolgimento nel gruppo, dal tempo trascorso in esso, da quanto se ne è impiegato per uscirne, se qualcuno della famiglia o qualche amico è anch'esso coinvolto, e dal sistema di sostegno quando si esce.
Il grado di coinvolgimento personale nella Società Torre di Guardia, la struttura di sostegno e la forza personale sono, molto probabilmente, i fattori che influiscono maggiormente sul processo di guarigione. Dopo che uno ha rotto con l'Organizzazione, spesso si ritrova nella necessità di ristrutturare «ex novo» la propria vita. In parte ciò dipende dal fatto che:
L'insegnamento e le attività della Società, una volta così perfetti, ora iniziano ad incrinarsi e ad entrare in conflitto (non li avevo mai considerati in modo obiettivo prima). I potere degli «anziani» comincia presto a mostrare paralleli con quello di altri gruppi religiose a condizione umana  [2].
La ristrutturazione è tale che si diventa una «nuova persona» e la vecchia personalità appare «estranea». Dopo essere usciti da diversi anni, molti Testimoni affermano che, guardando indietro alla loro passata esperienza e a «che cosa erano prima», trovano difficile credere che potessero aver «abboccato» a qualcuna di quelle «verità» insegnate dai Testimoni. La vita passata sembra loro estranea, non la ricordano più. Anche se l’abbandono è spesso traumatico, alcuni hanno meno problema di altri quando se ne vanno. […]
Pagina 341
  Lasciare la Società è difficile soprattutto se si ha qualche familiare o qualche caro amico che fa ancora parte dell'Organizzazione. Spesso succede, però, che dopo l'abbandono da parte di una persona, l'intera famiglia smetta di avere rapporti con quella persona (incoraggiata in questo dalla disassociazione) oppure gran parte della famiglia lascerà anch'essa l'Organizzazione. Quest'ultima possibilità si verifica nel 60% dei casi anche se può richiedere degli anni. Gloria Muscarella racconta la propria esperienza di uscita dal Movimento nella seguente intervista: 
D.: Qual è stato l'aspetto più doloroso della tua uscita?
R.: Mi ha addolorato il dispiacere dei miei genitori. Sono figlia unica, e sono stati tirati in ballo nella Sala del Regno il buon nome e la dignità della mia famiglia. Nel corso delle mie ricerche avevo letto il libro Crisi di coscienza e sapevo quanto fosse dolorosa la scelta da fare. Quest'Organizzazione era veramente tutta la mia vita?
D.: Hai menzionato un funerale al quale hai assistito recentemente, cosa è accaduto in quella circostanza?
R.: Mio nonno è morto tre settimane fa. Pur avendo ereditato proprietà per 4 milioni di dollari, mia madre mi ha chiaramente detto che mi avrebbe diseredata, non avrei avuto neanche una lira. I miei familiari sono molto adirati contro di me.
D.: Come sei finita davanti a un comitato (inquirente di «anziani»)?
R.: È stata mia madre ad accusarmi di essere andata in una chiesa. Gli «anziani» (uno di loro era mio zio) mi hanno convocata e, dopo un'udienza di cinque ore, ho redatto una lettera di dissociazione che loro hanno accettato. Ero stata capace
Pagina 342 
di mettere in discussione la loro fede ponendo una serie di domande.
D.: Qual è la tua attuale condizione?
R.: Sono ancora «convalescente», anche se Dio mi dà forza e coraggio. Tutto il mio vicinato è composto da miei familiari o da Testimoni inquilini in proprietà dei miei; sono circa quarantacinque in un solo isolato… Nessuno di loro mi rivolge la parola, compresi i miei genitori. Mi hanno fatto sapere che non sono benvenuta in casa loro [3].
Riprendersi dopo un'esperienza di adesione al Geovismo è spesso molto difficile e talvolta può richiedere anni; comporta un riorientamento nella visione del mondo e della propria vita, non è una questione da poco. Il tempo è la più efficace delle medicine fra tutti i rimedi. Durante tale periodo gli amici e la famiglia non devono far altro che sopportare, come meglio possono, la depressione e il nervosismo cui va incontro l'ex-Testimone. Per aiutare una persona a guarire dal trauma della propria fuoriuscita bisogna essere «estremamente pazienti» e tolleranti, e pensare che l'ex-Testimone è simile a chi è reduce da una seria malattia. La convalescenza può essere molto difficile e talvolta durare anni. Essa implica un enorme riorientamento del proprio modo di guardare al mondo e alla vita, cosa per niente facile. Per fare una stima del periodo di tempo impiegato per ottenere una vera guarigione (o ciò che si potrà fare in questo senso durante la propria vita, perché probabilmente non si riesce mai a ristabilirsi del tutto), raddoppiate il numero degli anni che una persona ha passato tra i Testimoni come membro attivo e poi estraete la radice quadrata di tale prodotto.
Esempio: se uno è stato Testimone per otto anni, il tempo di riabilitazione o assestamento sarà di circa quattro anni (calcolare in questo modo: 2x8=16; radice quadrata di 16=4). Se uno è stato fra i Testimoni trentadue anni, l'intervallo sarà di otto anni.
In tal modo si può notare che, se uno è stato Testimone per un lungo periodo, per un recupero quasi completo, avrà bisogno di anni. Ho potuto verificare che l’intervallo di tempo sopra descritto è quello che si riscontra generalmente;
Pagina 343 
ovviamente può variare a causa di diversi fattori. Il recupero maggiore avviene in un tempo minore; in genere è rappresentato dalla radice quadrata degli anni passati nell'Organizzazione. Se si è stati attivi per nove anni, il periodo peggiore corrisponde ai primi tre anni; se sono stati trentasei anni, saranno i primi sei.
Prima della defezione, il Testimone che e comincia a avere delle critiche da fare cerca per anni di «riformare» l'Organizzazione scrivendo lettere, parlando agli «anziani», sottolineando l'inopportunità, per esempio, di predire dal momento che la Società ha gia sbagliato troppe volte ne passato. Si può leggere in La Torre di Guardia che il cuore umano è letteralmente la sede e la fonte delle emozioni umane. Poi invece uno si rende conto, leggendo di trapianti di cuore, che la personalità non cambia dopo tali riuscito interventi. Dopo aver fatto presente agli «anziani» una simile contraddizione e, nel migliore dei casi, aver incontrato la loro resistenza su questo punto, si viene generalmente messi in guardia sulla debolezza della propria fede e si subisce un'ammonizione sui pericoli connessi all'avere dei dubbi sulla Società, quindi subentra uno stato di scoraggiamento [4]. Segue poi una sempre maggiore delusione, cioè si cominciano a vedere le cose che non vanno nella Società e si inizia a guardare al mondo esterno in maniera diversa. Una volta «passato il Rubicone», la persona comincerà ad avere sempre maggiori conferme ai suoi dubbi. Da questo momento in poi, la struttura che regge il credo dei Testimoni inizierà spesso ad andare rapidamente in frantumi. Non tutti abbandonano a questo punto; alcuni continuano nonostante le crescenti amarezze […]   
Pagina 344
Quello che occorre maggiormente per guarire è l'espressione di un gran numero di sentimenti diversi: paura, rabbia, gelosia, depressione e delusione sono i più comuni. Una persona che aiuta un Testimone in questi casi, dovrebbe sempre tener presente che spesso egli è portato a dire cose di cui poi si può pentire e a cui spesso non crede neanche nel momento stesso in cui le afferma. Ciò spesso costituisce un tentativo per «mettere alla prova» la persona che sta cercando di aiutarlo per essere sicuri di un'incondizionata accettazione. Questi Testimoni sentono molta rabbia «per tutti il anni che hanno sprecato», per gli interessi familiari che hanno trascurato aspettando Armaghedon, o per i figli che non hanno generato, o per gli studi che  non hanno condotto a termine a causa delle direttive della Società. Queste verbalizzazioni sono normali,  ma possono essere controproducenti nel senso che continuamente richiamano la propria attenzione sul problema. È necessario parlare di queste cose, ma spesso essere coinvolti in altre attività che abbiano un senso è a un diversivo necessario a far sì che il tempo - la più grande medicina - faccia il suo lavoro terapeutico. […]
Pagina 348
Forse il passo più importante, per le persone che lasciano l’Organizzazione, è quello di unirsi a un gruppo di sostegno di ex-Testimoni. Soltanto gli ex-Testimoni possono capire bene e gestire i problemi che sorgono quando si lascia il Geovismo. Il sostegno è molto importante in questo momento, e proprio per la loro esperienza, gli ex-Testimoni sono nella posizione migliore per aiutare. Molti di questi gruppi esprimono grande preoccupazione per le persone e spesso sono molto disponibili a passare parecchio tempo con gli ex-Testimoni, discutendo preoccupazioni comuni, e a far visita a questo e a quello per vedere se stanno bene. Ciò è molto importante perché pensieri suicidi non sono infrequenti in questo periodo. Pertanto ex-Testimoni non dovrebbero spaventarsi se tali pensieri appaiono. Essi dovrebbero essere aiutati a capire che quello che lui o lei sta vivendo e stata l'esperienza di molti devoti ex-Testimoni quando si sono visti venir meno quel centro che serviva da sostegno alla loro vita, cioè il loro credo religioso. La maggior parte di loro sopravvive e molti sono migliori dopo questa esperienza [5]. È anche di grande aiuto, a quegli ex-Testimoni che si stanno rimettendo dal trauma, dedicare parte del loro tempo ad aiutare altri Testimoni. Aiutare gli altri è di grande beneficio anche per se stessi  nel processo di guarigione.
Cercare di fare qualcosa di completamente nuovo è un altra cosa che aiuta molto in questo momento. Fornisce grandi possibilità di progresso, cambiamento e proseguimento su questa strada. …
________________________________________
Note:
[1] Edizione del 24 aprile 1985, p. 11.
[2] NOBLE GAILA, Shattered Dreams and New Awakenings: A Recovery Manual for Jehovah's Witnesses; Worthville, KY, Agapes Ministries, 1983, p. 7.
[3] Betel Ministries Newletters, luglio-agosto 1989, p.9.
[4] Vedere La Torre di Guardia del l° marzo 1984, pp. 10-20.
[5] BRONNER ALFRED, «Psychotherapy whit Religious Patients, in American Journal of Psychoterapy, Vol. 18, 1964, pp. 475-487. 
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LunaCieloTopic starter

Re: Michael Jackson: Testimone di Geova?
July 31, 2011, 09:46:29 AM
When Michael Jackson was a Jehovah's WitnessJuly 13, 2011 By You are not allowed to view links. Register or Login You are not allowed to view links. Register or Login :roll: [/font][/size][/font]
You are not allowed to view links. Register or Login[/size]Michael Jackson, 1984[/font][/font][/color]
You are not allowed to view links. Register or Login mother Katherine Jackson was baptized as a Jehovah's Witness in 1963. Michael who, at that time was five years old, was raised as aYou are not allowed to view links. Register or Login by his mother, and he regularly attended "Kingdom Hall" meetings and did door-to-door preaching as required of all Witnesses by the group.
In the book
You are not allowed to view links. Register or Login[/i], we are told that:Katherine Jackson was a strong force in the lives of her children, passed on to them a deep and abiding respect for certain religious convictions. She had been a Baptist and then a Lutheran but turned from both faiths…She was baptized in 1963 in the swimming pool at Roosevelt High in Gary. From then on, she asked that the rest of the family get dressed in their best clothes every Sunday and walk with her to the Kingdom Hall, their place of worship.</blockquote>According  LaToya Jackson, Michael's sister in her book, You are not allowed to view links. Register or Login[/i]:Michael and I were very active in the Jehovah's Witness faith. … Five days a week the two of us and Mother studied the Bible at home and attended the Kingdom Hall. … Every morning Michael and I witnessed, knocking on doors around Los Angeles, spreading the word of Jehovah. … As my brother's fame grew, he had to don convincing disguises, like a rubber fat suit he bought years later, …</blockquote>
Michael continued to be active in Jehovah's Witnesses door-to-door preaching even after he released his
You are not allowed to view links. Register or Login which brought him unprecedented fame in the entertainment industry. He went out on door-to-door proselytizing twice a week for a few hours and he also regularly attended Kingdom Hall meetings with his mother Katherine. You are not allowed to view links. Register or Login describes a typical day in Michael's door-to-door proselytizing for his Jehovah's Witnesses faith:An example of a typical day of spreading The Word: wearing a disguise – a moustache, hat and glasses – and a tie and sweater, and holding a copy of Watchtower, Michael stood at the door of an apartment in suburban Thousand Oaks, California, one morning in early 1984. 'I'm here to talk to you about God's word,' he told the young girl who answered the bell. She slammed the door in his face. He went to the next apartment…</blockquote>The girl certainly wouldn't have slammed the door on his face had she known that the preacher was Michael Jackson himself!!

Michael's father Joseph was never a witness and he was said to have been an avid philanderer who lived an openly promiscuous life, and according to the book Michael Jackson: The Magic and Madness:One of The Jackson Five's early performance numbers was their rendition of soul singer Joe Tex's raucous 'Skinny Legs and All'. As part of the act, Joseph encourage young Michael to go into the audience, crawl under tables, lift up women's skirts, and peek at their panties. ? After a show like this one, the boys would go home to their religious mother, who would then tuck them into bed and remind them of the virtues of being a good Jehovah's Witness. She truly never knew anything about the nightclub act until many years later.</blockquote>Michael Jackson came in conflict with the Church leadership in 1984 after the release of his Thriller video which seemed to have occultic themes. Michael was
You are not allowed to view links. Register or Login by the church elders for the video and on a May 22, 1984 edition of Awake! Michael was quoted as repentantly saying:I would never do it again…I just intended to do a good, fun short film, not to purposely bring to the screen something to scare people or to do anything bad. I want to do what's right. I would never do anything like that again." Why not? "Because a lot of people were offended by it…That makes me feel bad. I don't want them to feel that way. I realize now that it wasn't a good idea. I'll never do a video like that again…In fact, I have blocked further distribution of the film over which I have control, including its release in some other countries. There's all kinds of promotional stuff being proposed on Thriller. But I tell them, 'No, no, no. I don't want to do anything on Thriller. No more Thriller.</blockquote>Michael's determination to remain true to the faith his mother Katherine thought him is shown in the following statement in the book LaToya: Growing up in the Jackson Family:On the Victory tour, … , [Michael] hired someone whose sole task was to locate a Kingdom Hall in each town so that Michael wouldn't miss a single meeting. … Michael … one elder issued him an ultimatum that my brother must choose between music and the [Jehovah's Witness] religion. … Because Michael diligently studied the Bible, he could usually cite chapter and verse supporting his contention that entertaining people was not wrong. 'I'm still living according to the [WatchTower Society's] teachings,' he pointed out,…. I still go door to door wherever I am, even if I'm on tour. I can't help it if people hang up my poster on their wall or tear my picture out of a magazine. I don't ask them to idolize me. I only want them to enjoy my music.'…</blockquote>
In-spite of what seemed repentance by Michael it became more and more difficult for him to reconcile his puritan Jehovah's Witnesses faith with his career as an entertainer. LaToya recounts in her biography that:Once when an elder criticized, 'Your movements on stage suggest sex; don't do them anymore,' my brother complied without protest and promptly changed the routine. He also invited an elder on tour to see for himself that he lived in harmony with all the faith's rules, canvassed door to door, and attended all the meetings.</blockquote>But by the spring of  1987 Michael was forced to come to terms with the fact that he could not continue to reconcile the circumstances of his life  with the strict religious beliefs of the Jehovah's Witnesses and in a letter, he formally dissociated himself from the Jehovah's Witnesses organization. A press release by the Jehovah's Witnesses headquarters in Brooklyn, New York, declared that Michael Jackson was no longer a member of the Jehovah's Witnesses.

Michael's final decision to leave the Jehovah's Witnesses seems to have been related to the circumstances of disfellowshipping of LaToya and he seemed to have rejected the instruction from the church elders to stop relating to his sister–Jehovah's Witnesses are instructed by the organization to have no relationship with any Witness who had been disfellowshipped by the leadership. According to LaToya:One day I walked into Janet's room to find Michael crying his eyes out. 'LaToya, … I can't talk to you ever again. … The elders had a big meeting, and they told me never to speak to you because you haven't been coming to the Kingdom Hall. … they said that if I don't stop talking to you, they'll kick me out of the religion.' … Michael decided to disobey the elders' edict and after that never attended any more meetings. … he subsequently severed his ties to the organization through a formal letter. What made this painful episode even more agonizing was that for a long time I believed Michael might be one of the Remnant, the select 144,000.</blockquote>After Michael dissociated himself from the group, the Watchtower Headquarters of the organization
You are not allowed to view links. Register or Login to the Body of Elders and Circuit Overseers of the organization which included instructions not to comment to the media on the the matter of dissociation of Michael Jackson from the organization:In the even that representatives of the new media approach your convention news service department and inquire about Michael Jackson and his position, it would be best for the brother in charge not to comment. They should simply say that they have heard or know about the news report and have no further comment</blockquote>Michael's children, after his tragic death on June 25, 2009, are now in the custody of their grandmother Katherine. They are reported to have begun attending Kingdom Hall meetings after their father's death.
[/font][/size][/font]


From:http://www.goddiscussion.com/69836/when-michael-jackson-was-a-jehovahs-witness/


Trad.:

"La madre di Michael Jackson, Katherine Jackson è stata battezzata come Testimone di Geova nel 1963.
Michael che, in quel momento aveva cinque anni, fu allevato come un Testimone di Geova da sua madre, e ha frequentato regolarmente gli incontri della "Sala del Regno", e ha fatto la predicazione porta a porta, come richiesto da tutti i testimoni che fanno parte del gruppo.

Nel libro di Michael Jackson The Magic and Madness di J. Randy Taraborrelli ci viene detto che:

Katherine Jackson è stata una grande forza nella vita dei suoi figli, su di loro ha imposto un profondo e costante rispetto per determinate convinzioni religiose.
Era stata già battista e poi luterana, ma cambiò entrambi le fedi ... Fu battezzata nel 1963 in una piscina a Roosevelt High a Gary.
Da allora, ha chiesto che il resto della famiglia di vestirsi con i loro vestiti migliori ogni Domenica e frequentare con lei la Sala del Regno, il loro luogo di culto.

Secondo LaToya Jackson, sorella di Michael nel suo libro, LaToya: Growing up in the Jackson Family :

Michael ed io siamo stati molto attivi nella fede dei Testimoni di Geova. … Cinque giorni alla settimana noi due, con mia madre studiavamo la Bibbia in casa e partecipavamo alla Sala del Regno. … Ogni mattina Michael e io bussavamo alle porte di Los Angeles, per diffondere la parola di Geova. Quando la fama di mio fratello aumentò, dovette indossare travestimenti convincenti, come un grosso vestito di gomma che comprò anni dopo ...

Michael ha continuato ad essere attivo nella predicazione dei Testimoni di Geova porta a porta anche dopo l'uscita del suo video 'Thriller' , che lo portò una fama senza precedenti nel settore dello spettacolo. Usciva porta a porta due volte a settimana per poche ore e frequentava regolarmente gli incontri nella Sala del Regno con sua madre Katherine.

Jwfacts.com descrive una tipica giornata di Michael porta a porta come richiedeva la sua fede dei Testimoni di Geova :

Un esempio di una tipica giornata nel diffondere il verbo: indossando un travestimento - un paio di baffi, cappello e occhiali - un maglione e una cravatta, tenendo una copia della 'Watchtower', Michael attendeva alla porta di un appartamento nella periferia di Thousand Oaks, in California, in una mattina all'inizio del 1984.
'Sono qui per parlarvi della parola di Dio', disse a una ragazza che rispose al campanello. Gli sbatté la porta in faccia.… Cosi andò alla casa successiva ...

La ragazza di certo non avrebbe sbattuto la porta in faccia se avesse saputo che il predicatore era Michael Jackson in persona!

Il padre di Michael, Joseph non è mai stato un testimone e ha sempre detto di essere stato un donnaiolo accanito che ha vissuto una vita promiscua apertamente, e secondo il libro Michael Jackson: The Magic and Madness:

Uno dei numeri dei Jackson Five delle loro prestazioni era l'interpretazione di una canzone del cantante soul Joe Tex 'Skinny Legs and All'.
Come parte dell'esibizione, Joseph incoraggiava il giovane Michael ad andare in mezzo al pubblico, strisciare sotto i tavoli, alzare le gonne delle donne, e sbirciare le loro mutandine.
Dopo uno spettacolo come questo, i ragazzi andavano a casa dalla madre religiosa, sarebbero andati a letto ricordando le loro virtù nell'essere buon Testimoni di Geova.
Davvero Katherine non sapeva nulla di queste esibizioni in discoteca dopo molti anni?

Michael Jackson entrò in conflitto con la leadership della Chiesa nel 1984 dopo l'uscita del suo video 'Thriller', che sembrava avere temi occulti.
Michael fu rimproverato dagli anziani della chiesa per il video e il 22 Maggio 1984 l'edizione di Awake! [Svegliatevi!] Michael fu citato dicendosi pentito!:

"Non avrei mai pensato di farlo nuovamente... ho intenzione di fare un buon corto-metraggio divertente, di non portare appositamente qualcosa sullo schermo per spaventare la gente o fare nulla di male. Io non farei mai nulla di simile. "Perché no?" Perché un sacco di persone sono state offese da questo ... Questo mi fa sentire male. Non voglio che si sentano così. Mi rendo conto ora che non fosse una buona idea.
Non potrò mai fare un video come quello di nuovo ... In effetti, mi hanno bloccato l'ulteriore distribuzione del film su cui ho il controllo, compreso il suo rilascio in alcuni paesi. Ci sono altri materiali promozionali proposti per 'Thriller'.
Ma ho detto loro: 'No, no, no. Non voglio fare piu nulla per 'Thriller'. Basta Thriller!. "

La determinazione di Michael nel rimanere fedele alla fede e pensiero di sua madre Katherine è mostrata nella seguente dichiarazione nel libro di LaToya: Growing up in the Jackson Family:

Durante il 'Victory tour' ...Michael assunse una persona il cui unico compito era quello di individuare una 'Sala del Regno' in ogni città, in modo che Michael non potesse perdere un solo incontro. Alla fine un anziano gli rilasciò un ultimatum che mio fratello avrebbe dovuto scegliere tra la musica e [Testimoni di Geova] la religione.
… Poiché Michael aveva diligentemente studiato la Bibbia, avrebbe potuto di solito citare capitoli e versetti e sostenere le sue tesi secondo cui il mondo dello spettacolo non era peccato.
'Vivo ancora secondo gli insegnamenti del [Watchtower Society]', sottolineò, .... Vado ancora porta a porta ovunque mi trovi, anche se sono in tour. Non posso farci niente se la gente attacca il mio poster sul muro o strappa la mia foto da una rivista. Non chiedo io di idolatrarmi. Voglio solo che loro apprezzino la mia musica. '...

In dispetto a quello che sembrava un pentimento di Michael, diventò sempre più difficile per lui conciliare la sua fede puritana dei Testimoni di Geova con la sua carriera come intrattenitore. LaToya racconta sempre nella sua biografia che:

"Una volta, quando un anziano lo criticò, 'I tuoi movimenti sul palco suggeriscono sesso, non li fare più,' mio fratello lo rispettò senza protestare e prontamente cambiò la coreografia.
Michael invitò anche un anziano in tour per vedere di persona come viveva in armonia con tutte le regole della fede, continuando il porta a porta, e partecipando a tutte le riunioni.

Ma dalla primavera del 1987 Michael fu costretto a venire a patti con il fatto che non poteva continuare a conciliare le circostanze della sua vita con le credenze rigide religiose dei Testimoni di Geova e in una lettera, formalmente si dissociò dall'organizzazione dei Testimoni di Geova.
Un comunicato stampa dalla sede centrale dei Testimoni di Geova a Brooklyn, New York, dichiara che Michael Jackson non era più un membro dei Testimoni di Geova.

Decisione finale di Michael è di lasciare i Testimoni di Geova, decisione che sembra essere stata connessa alla situazione del compagno di LaToya [Jack Gordon] che avrebbe respinto l'istruzione da parte degli anziani della chiesa e fermare gli insegnamenti relativi ai Testimoni di Geova di sua sorella, che sono stati informati dall'organizzazione a non avere alcun rapporto con qualsiasi testimone che si è o è stato dissociato dalla leadership.

Secondo LaToya:

Un giorno entrai nella stanza di Janet e trovai Michael che piangeva.
'LaToya, ... non posso parlare con te mai più. … Gli anziani hanno avuto un incontro, e mi hanno detto di non parlare con te perché non sei venuta più  nella Sala del Regno... Hanno detto che se mi fermo a parlare con te, mi cacceranno fuori dalla religione'... Michael cosi decise di disobbedire agli anziani 'e non partecipare mai più alle loro riunioni'. Successivamente recise i suoi legami con l'organizzazione attraverso una lettera formale.
Ciò che ha reso questo doloroso episodio ancora più angosciante è che per molto tempo ho creduto che Michael potrebbe essere uno dei Remnant, la selezione dei 144.000.

Dopo che Michael si dissociò dal gruppo, l'organizzazione del gruppo inviò una lettera al 'Corpo degli Anziani e Supervisori del Circuito dell'organizzazione' che comprendeva istruzioni nel non commentare ai media sul tema della dissociazione di Michael Jackson da parte dell'organizzazione:

Per quanto riguarda l'approccio dei rappresentanti al convegno riguardo le nuove notizie dei media nell'informarsi su Michael Jackson e la sua posizione, sarebbe meglio non commentare sul fratello in carica. Si dovrebbe semplicemente dire che hanno sentito o conoscono la notizia ma non hanno da fare ulteriori commenti.

I figli di Michael, dopo la sua tragica morte il 25 giugno 2009, sono ora in custodia della nonna Katherine. Anche loro hanno incominciato a frequentare la "Sala del Regno" dopo la morte del padre."



Last Edit: July 31, 2011, 10:11:05 AM by LunaCielo
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